Prega Quaresima – 2a settimana

“In cammino verso la Risurrezione..”

Ti proponiamo questo semplice foglietto.. per la tua preghiera personale e in famiglia. Per ogni giorno della settimana ti viene offerto un versetto del Vangelo che hai ascoltato domenica a Messa.. un piccolo seme che Gesù getta nella tua giornata, tra le tante cose che hai da fare, un piccolo seme che ha in sè una grande forza, quella della Risurrezione..accoglilo con disponibilità!!!

Raccogliti in silenzio, nella tua camera, aiutati avendo davanti a te un Crocifisso o un’immagine di Gesù, fai il segno della Croce, leggi.. (clicca sull’immagine qui sotto)

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PregaQuaresima – 1a settimana

“In cammino verso la Risurrezione..”

Ti proponiamo questo semplice foglietto.. per la tua preghiera personale e in famiglia. Per ogni giorno della settimana ti viene offerto un versetto del Vangelo che hai ascoltato domenica a Messa.. un piccolo seme che Gesù getta nella tua giornata, tra le tante cose che hai da fare, un piccolo seme che ha in sè una grande forza, quella della Risurrezione.. accoglilo con disponibilità!!!

Raccogliti in silenzio, nella tua camera, aiutati avendo davanti a te un Crocifisso o un’immagine di Gesù, fai il segno della Croce, leggi.. (clicca sull’immagine qui sotto)

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Adesso state esagerando!

L’esordio del nostro sabato mattina al “PER TE MI SPENDO” (colletta alimentare a favore della Caritas della diocesi di Lodi che si è tenuta sabato 1 marzo), non è dei più felici. Alle 8 siamo davanti alla UNES di Mediglia, piove e fa freddo nonostante piumini e cappelli. Montiamo il gazebo, prepariamo gli scatoloni, mettiamo le magliette (sopra al piumino e così sembriamo gli omini Michelin!), ci dividiamo i compiti e siamo pronti. Ci sono già persone che aspettano l’apertura e cominciamo la giornata con quello che sarà il nostro leitmotiv: “Signora possiamo chiederle se vuole contribuire alla nostra colletta alimentare…”  ecc. ecc.  spiegando di cosa si tratta. Due “no” secchi ci smontano un po’ ma siamo qua per una giusta causa e non demordiamo. I “no” non sono mancati mai nell’arco della giornata ma ormai eravamo vaccinati e imperterriti abbiamo continuato nella nostra proposta di adesione all’iniziativa. Molte persone ci hanno chiaramente detto che non potevano proprio aiutarci perché anche loro in difficoltà, altri ritiravano il sacchetto e dicevano: “vediamo se ce la faccio a comprare qualcosa” e alcuni non ce l’hanno proprio fatta restituendoci il sacchetto vuoto all’uscita; la crisi è palpabile, senza dubbio. Le tante borse depositate nel nostro carrello sono state però il segno tangibile della generosità che mai viene meno. Una sola persona si è mostrata molto scocciata della nostra presenza e ci ha indirizzato queste parole: “Adesso state esagerando con queste raccolte”. Siamo rimasti molto colpiti da questa frase ed  è per questo che l’abbiamo scelta come titolo della nostra pagina. Stiamo esagerando, ci siamo chiesti? No, è stata la risposta, quindi, via così: sacchetto, foglietto, sorriso e pensiamo alle nostre famiglie, a quelle che sosteniamo, famiglie di migranti ma anche famiglie italiane, di giovani genitori ma anche di persone anziane. Gli aiuti ai migranti vengono visti come aiuti che si tolgono alle famiglie italiane, senza riflettere che chi si trova nel bisogno dovrebbe essere considerato per quel suo stato di difficoltà, non per la sua cittadinanza.  Siamo persone, punto.  Marocchine, egiziane, turche, filippine, albanesi, italiane, equadoregne, moldave, metteteci tutte le nazionalità…siamo PERSONE, punto. La nostra giornata scorre sulle note del nostro leitmotiv; ogni tanto ci scambiamo di posto perchè chi sta all’uscita del supermercato può beneficiare delle folate di aria calda quando si aprono le porte scorrevoli. Ed è proprio durante uno di questi scambi che mi succede una cosa bellissima. Esce una signora e…ci riconosciamo. Ci viene spontaneo abbracciarci e baciarci, lei sorride e gli occhi si inumidiscono; ci stringiamo le mani, le chiedo se sta lavorando, mi dice di si. Un altro abbraccio ed è già ora di ritirare un altro sacchetto. Ci siamo conosciute proprio qui in Caritas a Balbiano. Ora le vicende della vita l’hanno portata in un altro paese ma quell’abbraccio mi ha fatto bene, proprio come se avessi preso un ricostituente. Arriva l’ora di chiusura e il buon Ernesto porta il secondo carico al magazzino di raccolta dove una banda scatenata di ragazzi scarica, pesa, smista, perché sia tutto pronto per la ridistribuzione alle parrocchie in base al fabbisogno segnalato. Siamo stanchissimi ma contenti. Un grazie davvero a tutte le persone che hanno condiviso con noi questa esperienza: Matteo (l’unico nostro ragazzo, grazie Teo!), Anna, Marina, Pino, Rino, Tino; il gruppo di Dresano (Gianni, Alessandro, Paolo, Emanuela;  i ragazzi Sophie, Niccolò e Luca che sono stati con noi nel pomeriggio). Grazie anche all’amministrazione Comunale che ci ha concesso l’uso del gazebo senza il quale, come ha detto don Andrea, avremmo fatto il muschio. Grazie a Loredana che ci ha rifocillato di bevande calde, grazie al direttore del supermercato, MA SOPRATTUTTO GRAZIE A CHI HA DONATO.

Il Gruppo Caritas (Ernesto, Patrizia, Romana, Franca, Marinella, Jone, Ivonne, Daniela).

Per te mi spendo – 2014

pertemispendo2014

 

La raccolta ci vedrà coinvolti per la prima volta e sarà importante per noi perchè, dopo la raccolta, potremo ritirare la nostra quota di alimenti da destinare alle famiglie bisognose che assistiamo in Caritas. Sarà con noi anche un gruppo di volontari di Dresano.

Abbiamo bisogno di qualche ora del vostro tempo. Ci date una mano? Si tratta di essere presenti in varie fasce orarie per coprire l’apertura del supermercato UNES di Mediglia per la raccolta degli alimenti (dalle 9 alle 19.30). Almeno altre due persone sarebbero da dislocare presso il nostro magazzino di stoccaggio di Quartiano (Due volontari ci sono già. Fascia oraria 9/12 oppure 12 / 14.30).  Potete dare la vostra disponibilità a don Andrea, potete scrivere alla Redazione di Quartacampana (trovate la mail nella testata del giornalino) oppure chiamando Daniela al 333 9576335.

Grazie fin da ora a tutti.

 

Don Virginio Colmegna a Lodi

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La panca in prima fila era “riservata” ma l’intrepida Ivonne, visti i tre posti liberi ha chiesto :”Scusate, possiamo?” e così ci siamo godute la serata da un’angolazione privilegiata (con noi c’era anche Annamria della Caritas di Dresano). E’ stato fantastico sentirlo parlare senza un’ esitazione, senza un calo di tensione, con una carica positiva e di amore che ancora mi porto dentro. Ivonne ha preso appunti e ve li copio qui in basso, io mi sono persa nella forza di quest’uomo e non riuscivo a star dietro alle sue parole, era un fiume in piena inarrestabile. Un fiume d’amore. (Daniela)

Tante sono le parole che risuonano nella chiesa di S.Agnese in Lodi, durante l’incontro con don Virginio Colmegna la sera dell’11 febbraio scorso,  tema: ”Fiorisce il volontariato-Sparisce lo Stato”

Solidarietà come legame tra le persone, gratuità, laboratorio culturale, linguaggio spirituale. Carità contemplativa e tante volte il nome di Papa Francesco e i suoi insegnamenti.  Solidarietà proviene da solido, l’incontrario di liquido, cioè  di quella “società liquida” che tanto viene citata, riferendosi alla società attuale. Una società depressa,  perché fondata sulla precarietà, dove sono stati compromessi gli equilibri tra le generazioni, tra gli individui, e nella stessa famiglia. E al contrario, l’importanza delle relazioni (“noi siamo relazione”), della felicità che ci donano le relazioni.  La dicotomia tra la ricerca estenuante della sicurezza e la ricerca della solidarietà. In un paese più solidale (+ solido), la sicurezza  è una sua naturale conseguenza. E tre sono le parole che riecheggiano:

 CARITA’, GIUSTIZIA, MISERICORDIA

 E la parola carità da reinventare, da riscoprire. Carità non come aiuto materiale, carità non come sentimento.  La Carità un’emozione, è un’empatia. Carità è un modo di essere, un modo di vivere, e la gratuità è una risposta obbligata per noi Cristiani. Carità è riconoscere il prossimo, è un movimento verso l’alto che ci fa scoprire che nessuno ci è estraneo e la fraternità è una  scoperta di libertà.  La Carita è uno spazio di uguaglianza, non di potere. E la necessità, per noi tutti , di azzardare nell’ amore, nel sentirsi innamorati veramente. 

E come ultime parole,  una citazione di Padre Balducci

SIATE RAGIONEVOLI, CHIEDETE L’IMPOSSIBILE.

Casa della carità

Si ringrazia “Il Cittadino”